Consegna BILANCINO D’ORO

Ringrazio innanzitutto il Sindaco Prof.ssa Stefania Maffioli, l’Amministrazione
comunale di Oggiona con S. Stefano, i signori Consiglieri di maggioranza e minoranza, la
commissione benemerenze civiche e in particolare la vicepresidente della Regione
Lombardia Sig.ra Francesca Brianza. E un grazie per la presenza inaspettata di Mons
Luigi Stucchi e del Vicario di Varese Mons Giuseppe Vegezzi. E un grazie a tutti voi qui
presenti.

Confesso che quando mi è stato comunicato che era stato deciso di conferirmi
questo prestigioso segno, ho accolto la notizia con un senso di piacevole sorpresa e un
po’ d’imbarazzo. Mai mi sarei immaginato di ricevere questo onore, ma al tempo stesso
questa scelta mi ha rallegrato per l’apprezzata delicatezza manifestata dal Sindaco e dai
membri del consiglio verso la mia persona e il mio ministero sacerdotale che da 10 anni
esercito in questa Comunità Pastorale. Per questo desidero esprimere profonda
gratitudine per tale atto di generosa attenzione e gentilezza.
Il ricevere il bilancino d’oro non lo ritengo solo un gesto che esprime un’attenzione alla mia
persona, bensì un riconoscimento del cammino che l’intera comunità svolge nella vita dei
nostri paesi, dunque con me questa sera porto tutte le persone che condividono la
responsabilità di un cammino comune.
Nella motivazione di questo riconoscimento ho trovato queste parole che mi hanno
colpito e desidero sottolineare: “…si è distinto per l’impegno verso il prossimo, per la sua
missione di promuovere l’unione e la coesione nella Comunità Pastorale “Maria aiuto dei
Cristiani”, sin dall’inizio del suo cammino, novembre 2009”. Sì, il cammino che la nostra
chiesa di Milano sta portando avanti nel costituire le comunità pastorali, accanto alla
mancanza di preti, c’è senz’altro la scelta di allargare i confini del proprio paese,
sforzandosi di percorrere i cammini dell’incontro, della condivisione, dell’aiuto reciproco.
In una parola vivere la comunione anziché la divisione.
I dieci anni vissuti come missionario nel Nord del Camerun in Africa mi hanno
insegnato a tener aperto le finestre verso il mondo: non chiusure, paure, campanilismi, ma
voglia di guardare avanti, con uno sguardo ampio. I nostri ragazzi, i nostri giovani devono
respirare quest’aria già a casa nostra, nei nostri paesi, allora, sì, saranno pronti ad
affrontare il mondo della scuola, dell’università e del lavoro. Papa Francesco non si stanca
mai di ricordarci l’importanza del costruire comunità con un cuore solo e un’anima sola.
In questi anni tutti noi ci siamo dati da fare in questo senso e siamo felici nel vedere
che anche a livello civile la Comunità Pastorale abbia offerto un contributo positivo all’unità
di tutta la cittadinanza.
Rileggendo questi anni di servizio mi rendo conto che sono molte di più le mie
fatiche e i miei limiti che non i risultati positivi raggiunti che pur ci sono, ma non per merito
mio, ma sono frutto del lavoro di tante persone generose, disponibili, collaboratori che
credono nel valore dello stare insieme, che hanno capito quanto è importante spendersi
per gli altri con gratuità e amore e soprattutto, e questo è più faticoso, impegnarsi nell’unità
e nell’andare d’accordo con tutti.
Esprimo ancora la mia più sincera gratitudine a tutti voi presenti così numerosi che,
a diverso titolo, avete voluto partecipare a questo momento. Che il Signore benedica lo
sforzo di tutti per costruire una comunità bella ed una società sempre più giusta e fraterna.
Grazie