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ALMANACCO LITURGICO

IV SETTIMANA DI AVVENTO

Colore paramenti liturgici: Morello

Lezionario ambrosiano festivo: Anno C

Lezionario ambrosiano Feriale: Anno I

Liturgia delle Ore: Volume I

IV settimana del Salterio

Mercoledì 11 dicembre
Mercoledì della IV settimana di Avvento
S. Damaso I, papa (mem. fac.)
Messa propria della feria o della memoria facoltativa del giorno (colore liturgico bianco, comune dei pastori per un papa, prima orazione propria).
Letture dal lezionario feriale, anno I
Ger 11,1-8

Sal 77: “Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza”
Zc 10,1-5
Mt 21,10-17
Ufficio della feria del mercoledì o della memoria facoltativa del giorno.

Vespri della feria del mercoledì o I della memoria facoltativa della B.V. Maria di Guadalupe.


Venga il tuo Regno.

«Chiedete al Signore la pioggia tardiva di primavera; è il Signore che forma i nembi, egli riversa pioggia abbondante, dona all’uomo il pane, a ognuno l’erba dei campi. Poiché i terafìm dicono menzogne, gli indovini vedono il falso, raccontano sogni fallaci, danno vane consolazioni». Zc 10,1-2a

 

Non è sempre facile distinguere ciò che dà vita da ciò che inganna e invece toglie vita; non è facile e spesso cadiamo nell’equivoco o rimaniamo nello spazio di una confusione incerta e dannosa. Le parole del Signore, che il profeta ci riporta, sono invito a non lasciare spazio agli “idoletti” di più facile reperimento e ancor più facile utilizzo: abbiamo anche noi i nostri terafìm, le illusorie sicurezze di cui ci circondiamo, le vane consolazioni che poi ci deludono o che cambiamo nella spasmodica ricerca di star bene. E poi c’è il Signore, quella sua Parola sempre nuova, quei sussurri dello Spirito che dà vita, in cui possiamo trovare il nutrimento che cerchiamo: acqua, pane e l’erba dei campi. È un’alternativa semplice, anche se il discernimento a volte è proprio complesso e i richiami di terafìm di ogni dove sono spesso accattivanti, affascinanti. A noi il compito, in questo Avvento, di affinare lo sguardo per imparare a riconoscere ciò che merita la nostra sequela e ciò che invece è bene lasciar perdere.

 

Preghiamo

Pietà di noi, Signore,
perché speriamo in te.
Sii il nostro conforto di ogni giorno,
la nostra salvezza nel tempo dell’angoscia.

dalla liturgia del giorno

Il tempo di Avvento nel rito Ambrosiano

Il tempo di Avvento nel rito Ambrosiano
(Citazioni dal sito della Diocesi e dal Messale ambrosiano quotidiano.)

Nell’Avvento il popolo cristiano si dispone a rivivere la “pienezza dei tempi” alla luce dell’attesa escatologica che orienta il cammino dei credenti nella storia e li guida verso il loro definitivo riscatto nel trionfo glorioso del Signore.

Esso, nel rito ambrosiano, è di durata analoga alla Quaresima (sei settimane); prende avvio la domenica successiva alla festa di S. Martino, vescovo (11 novembre), ragione per la quale nella tradizione ambrosiana prende anche il nome di “Quaresima di S. Martino” e termina prima della grande celebrazione vespertina vigilare di Natale.

Carattere liturgico

Il tempo di Avvento, in conformità con gli scopi che si propone, ha un duplice carattere: penitenziale e nello stesso tempo gioioso.
Nella sua ufficiatura si utilizza il color morello e, nella Messa, si omette il Gloria, ma al tempo stesso si canta l’Alleluia e si accompagnano le funzioni col suono dell’organo.

 

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