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ALMANACCO LITURGICO

SETTIMANA DELLA III DOMENICA DOPO PENTECOSTE

Colore dei paramenti liturgici: Rosso

Lezionario ambrosiano festivo: Anno C

Lezionario ambrosiano feriale: Anno I

Liturgia delle Ore: Volume IV - I settimana del salterio

XIII settimana del "Tempo per Annum"

Mercoledì 2 luglio
Mercoledì della settimana della III domenica dopo Pentecoste
Messa della III domenica dopo Pentecoste, o ad libitum.
Letture dal lezionario feriale, anno I
Nm 10,33-11,3

Sal 77: “Perdona, Signore, le colpe del tuo popolo”
Lc 6,17-23
Liturgia delle Ore XIII settimana per Annum (I del salterio).

Ufficio della feria del mercoledì.

Vespri I della festa di S. Tommaso.


Attendo la sua Parola.

Ora il popolo cominciò a lamentarsi aspramente agli orecchi del Signore. Li udì il Signore e la sua ira si accese: il fuoco del Signore divampò in mezzo a loro e divorò un’estremità dell’accampamento. Il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il Signore e il fuoco si spense.  (Nm 11,1-2)

 

Essere stati liberati dalla schiavitù dell’Egitto non è sufficiente per vivere per sempre il dono ricevuto. Si tratta di fare esperienza piena del rapporto con il Signore, di scegliere giorno per giorno di camminare alla sua presenza.
Durante il cammino nel deserto accade al popolo di ribellarsi, perdendo la fiducia che davvero si possa arrivare alla terra promessa, rifiutando la fatica necessaria per raggiungerla. La reazione del Signore a quella mancanza di fiducia e di volontà è assai forte; la sua ira, motivata dalla delusione per chi non riconosce la possibilità di vivere davvero in libertà, si trasforma in una reazione violenta. Si tratta, ancora una volta, di una presenza concreta, che non prende le distanze dal popolo, ma intende smuoverlo con decisione. È allora ancor più significativo notare l’effetto provocato da quella reazione: il popolo si rivolge a Mosè perché costui possa intercedere presso il Signore. Un primo passo per ricostruire la fiducia e per scoprire che il Signore non è distante, ma addirittura revoca la sua ira.
Ciascuno può vivere la stessa dinamica, lasciando che la presenza del Signore nella sua esistenza – anche quando comporta fatica, anche quando segnala le proprie deviazioni – diventi occasione per tornare a vivere scegliendo di impegnarsi per la libertà.

 

Preghiamo

Perciò il Signore udì e ne fu adirato;
un fuoco divampò contro Giacobbe
e la sua ira si levò contro Israele,
perché non ebbero fede in Dio
e non confidaròno nella sua salvezza.

dal Salmo 77 (78)

Il tempo dopo Pentecoste nel rito Ambrosiano
Il tempo successivo alla Pentecoste celebra la presenza dello Spirito che rende operante nella storia la salvezza realizzatasi nella persona di Cristo e la ripresenta nella Chiesa attraverso i divini misteri.
Inizia il lunedì che segue la solennità di Pentecoste e termina all’ora nona del sabato antecedente la I domenica di Avvento,

Fin dalla tarda antichità, il Tempo di Pentecoste trova nella Chiesa Milanese due momenti marcanti nella festa del Martirio di san Giovanni il Precursore e nella Domenica della Dedicazione. Con riferimento a tali celebrazioni, esso si articola quindi in tre sezioni:
  • le settimane dopo Pentecoste, dal lunedì che segue la solennità di Pentecoste all’ora nona del sabato che precede la I domenica dopo la festa del Martirio di S. Giovanni il Precursore (29 agosto). Qualora il 29 agosto cada di domenica, la festa del Martirio di S. Giovanni il Precursore è posticipata al 1° settembre.
  • le settimane dopo il Martirio di san Giovanni, dai primi vespri della I domenica dopo la festa del Martirio, all’ora nona del sabato che precede la terza domenica di ottobre, solennità della Dedicazione del Duomo di Milano, Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani.
  • le settimane dopo la Dedicazione, dai primi vespri della domenica della Dedicazione, all’ora nona del sabato che precede la I domenica di Avvento.

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