Letture del giorno - Rito Ambrosiano |
Giovedì 3 luglio
S. TOMMASO, APOSTOLO (festa)
ALL’INGRESSO
Tu sei il mio Dio, io ti voglio lodare;
tu sei il mio Dio, io ti voglio esaltare;
ti ringrazierò perché mi hai esaudito
e sei stato la mia salvezza.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Esulti la tua Chiesa, o Dio nostro Padre, nella festa dell’apostolo Tommaso; concedi che la sua intercessione e il suo esempio accrescano la nostra fede perché, credendo, abbiamo la vita nel nome
di Cristo, tuo Figlio, da lui riconosciuto suo Signore e suo Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA At 20, 18b-31
Lettura degli Atti degli Apostoli
In quei giorni. Paolo disse agli anziani della Chiesa: «Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù. Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio. E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio. Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio. Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.
SALMO Sal 95 (96)
Si proclami a tutti i popoli la salvezza del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli. R
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza. R
EPISTOLA 1Cor 4, 9-15
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, ritengo che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi. Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo.
VANGELO Gv 20, 24-29
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
DOPO IL VANGELO
Disse Tommaso: «Signore,
non sappiamo dove vai:
come possiamo conoscere la via?».
Gesù rispose: «Io sono la via, la verità e la vita».
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
La tua famiglia, o Dio, riceva assidua protezione dalla preghiera di san Tommaso apostolo, che portò nel mondo la tua parola di vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Accetta, o Padre, l’offerta del nostro religioso servizio nel ricordo glorioso dell’apostolo Tommaso e custodisci in noi i doni della tua redenzione.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Cristo risorto apparve la
prima volta ai discepoli nell’assenza di Tommaso perché l’apostolo incredulo, vinto lo smarrimento interiore, con il suo gesto confortasse la nostra fede. Quando riconobbe le membra piagate del
Maestro, Tommaso lo proclamò suo Signore e suo Dio e poté testimoniare con privilegiata certezza la verità della risurrezione. Con lui e con tutti i cori degli angeli e dei santi celebriamo
esultando la tua gloria e intoniamo con voce unanime l’inno di lode: Santo
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Ciò che abbiamo visto con i nostri occhi
e ciò che le nostre mani hanno toccato
del Verbo della vita,
noi lo annunciamo anche a voi.
ALLA COMUNIONE
«Stendi la tua mano – dice Gesù a Tommaso
– e riconosci le ferite dei chiodi
e non essere incredulo, ma credente».
DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che ci hai nutrito del Corpo e del Sangue del tuo Figlio, fa’ che testimoniamo nella vita ciò che professiamo con la fede, riconoscendo, come l’apostolo Tommaso, nel Cristo risorto il
nostro Signore e il nostro Dio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen