Relazione PARROCCHIA DI OGGIONA

L’atto costitutivo della Parrocchia di Oggiona fu sottoscritto il 16 gennaio 1909 dal Card. Carlo Ferrari, atto nel quale fu stabilito il distacco dalla Parrocchia di S. Stefano, la creazione di una “Delegazione Arcivescovile di Oggiona” , l’apertura di un fonte battesimale e la nomina di un “Delegato Arcivescovile”, nella figura di don Federico Ambrosetti.

Solo nel 1923, però, venne solennemente e formalmente eretta la nuova Parrocchia di Oggiona, con la pubblicazione dell’atto emesso dal Card. Eugenio Tosi. A don F. Ambrosetti (morto nel 1941) successe don Ireneo Scaltritti (morto nel 1983) e poi don Marino Rossi, che rimase fino al 1989. Nel 1990 fu nominato Parroco don Germano Tonon, che qui rimase fino all’estate 2009. Durante questi cento anni, sotto la guida preziosa ed appassionata dei Parroci ed anche grazie alla preziosa presenza delle Suore di Maria Ausiliatrice, la nostra Chiesa è cresciuta non solo nelle opere parrocchiali, ma anche spiritualmente. Abbiamo visto la nostra gente riunirsi con entusiasmo attorno alla Mensa Eucaristica della domenica e i nostri ragazzi crescere nell’oratorio. Il tutto ci ha resi pietre vive per una Chiesa vera e viva.

 

Proprio nell’anno della celebrazione del centenario, la nostra Comunità è stata chiamata a vivere una nuova esperienza ecclesiale, quella della Comunità Pastorale. La Comunità Pastorale è stata costituita formalmente il 1 febbraio 2010 ed è stata affidata alla protezione di Maria Aiuto dei Cristiani, da cui deriva il nome. Guidati con saggezza ed entusiasmo da don Claudio, supportati e coordinati nel nostro agire quotidiano, in un primo momento, da Suor Daniela, Suor Patrizia e Suor Maria Grazia ed ora anche da Suor Ornella, chiamati ad annunciare e servire il Vangelo in un modo nuovo, insieme alle Comunità Parrocchiali di Cavaria, Premezzo e S. Stefano, stiamo cercando di percorrere un “cammino condiviso e coordinato di autentica comunione, attraverso la realizzazione di un concreto, preciso e forte progetto pastorale unitario”.

Non bisogna nascondere che ci sono alcune perplessità e resistenze, soprattutto da parte degli anziani (ma non solo), che fanno fatica a partecipare alle iniziative ed alle celebrazioni comunitarie e a condividere l’esperienza della Comunità Pastorale, forse anche presi dalla “paura” di perdere la propria identità di Comunità Parrocchiale e che lamentano la mancanza di un Parroco della Parrocchia.

Nell’anno di passaggio tra don Germano e don Claudio, ma già anche prima, si è registrato un preoccupante abbandono da parte degli adolescenti e giovani. Attualmente tra i 15 e 35 anni nessun giovane è presente, c’è un piccolo gruppo di 18/19enni e, per quanto riguarda gli adolescenti, pur vedendoli impegnati negli incontri di catechesi, tuttavia è difficile coinvolgerli nell’animazione dell’oratorio durante l’anno, a differenza di quanto accade durante l’oratorio feriale, dove sono presenti in un numero davvero maggiore. La parrocchia ha vissuto momenti difficili dai quali si fa ancora tanta fatica ad uscire. C’è un bel risveglio tra i genitori dei ragazzi della catechesi, alcuni s’impegnano in prima persona, ma un cammino d’insieme e più vissuto con corresponsabilità è ancora lontano e difficile. Per anni la gestione della parrocchia era affidata solo ad alcuni, pertanto un discorso di collaborazione, di comunione e di corresponsabilità fa fatica a entrare nelle persone.

La comunità pastorale sta aiutando molto, anche se la partecipazione da parte degli oggionesi è ancora scarsa.

La presenza di un solo Parroco per tutta la Comunità Pastorale ha portato in alcuni laici, in particolare le catechiste, a vivere realmente il dono del Battesimo. Abbiamo cominciato ad impegnarci in un modo nuovo, condividendo con don Claudio e le Suore, nella corresponsabilità, ogni iniziativa ogni attività ogni progetto sia comunitario che parrocchiale. Ci siamo trasformati da persone del fare a persone dell’essere. C’è stato un salto di qualità, si è cresciuti spiritualmente. Questo nuovo modo di vivere il Vangelo ha fatto venire a galla i disvalori presenti in Comunità e, purtroppo, abbiamo visto l’abbandono, in alcuni ambiti, da parte di qualcuno.

Riteniamo una ricchezza la possibilità in ogni ambito pastorale di potersi scambiare le idee, le esperienze, di poter contare sulle energie di molte più persone, di poter condividere un cammino in cui, pur nelle diversità, sono valorizzati i talenti di ogni parrocchiano e di ogni Comunità parrocchiale e, nello stesso tempo, potersi sorreggere ed aiutare nelle difficoltà e nei rallentamenti.

In ogni ambito parrocchiale si sta vivendo più vivacemente e nulla è mai scontato proprio perché tutto da sperimentare con spirito rinnovato. Alcuni ambiti parrocchiali, poi, (pastorale missionaria, caritas, ..) che stavano spegnendosi, con l’avvento della Comunità Pastorale, hanno ritrovato vita e vivacità, riuscendo a focalizzare il vero obiettivo dell’operare e a organizzare iniziative secondo un preciso progetto: sono nati la Caritas della Comunità Pastorale ed è di prossima costituzione la Commissione Missionaria della C.P. . Nell’ambito della Pastorale Familiare, si possono progettare cammini e proporre esperienze ecclesiali solo grazie alla Comunità Pastorale (a Oggiona non c’ è mai stato un Corso Fidanzati o il Gruppo Giovani Sposi, perché non c’era la possibilità di confronto dato l’esiguo numero di partecipanti). Altrettanto dicasi per quanto riguarda le proposte relative ai preadolescenti, agli adolescenti, ai giovani e ai giovanissimi. Difficilmente la Pastorale Battesimale potrebbe aver vita solo a livello parrocchiale, non essendoci in tutte le Comunità dei catechisti, mentre a livello comunitario stanno già avendo i primi frutti.

Senza la Comunità Pastorale, sicuramente la nostra piccola parrocchia rischiava un impoverimento, e una frammentazione al suo interno.

Tutta la Comunità Pastorale ha avuto un nuovo slancio missionario dopo la Missione Popolare, ricostituendo i Gruppi di Ascolto, che in tutte e quattro le parrocchie avevano esaurito il loro cammino e che ora vengono vissuti senza alcun limite territoriale: ad Oggiona vengono animatori delle altre parrocchie e animatori di Oggiona vengono ospitati in famiglie delle altre parrocchie!

E tutto questo senza dover minimamente rinunciare alla nostra identità di Comunità Parrocchiale, che continua a vivere, ben articolata al suo interno ed arricchita da questa nuova esperienza!

 

DOMANDA

Quali passi ci consiglia di fare, in che modo e dove dobbiamo impegnarci meglio e con più energie per preparare il terreno affinché la nostra Comunità Pastorale porti sempre più frutto?

Chiediamo anche se non è possibile trovare un aiuto per il nostro Parroco, mandando un sacerdote che possa collaborare con lui.

Perché le parrocchie limitrofi (Gallarate centro) abbondano di preti e noi solo uno per oltre 10000 abitanti?