Dopo la visita dell’Arcivescovo Card. Angelo Scola, con l’incoraggiamento e gli inviti che ci ha consegnati, avvertiamo la necessità, come Comunità Cristiana, di continuare il cammino tracciato cercando sempre un nutrimento sostanzioso capace di dare energia alla nostra vita spirituale, indispensabile per mantenere viva la nostra testimonianza cristiana. Siamo chiamati ad amare, lo sappiamo, per essere felici, liberi e veri.
Tutti invochiamo il dono della pace, ma la pace nel mondo non si edifica con un cuore che ha paura dell’altro; e neppure le tante attività di servizio educativo e di carità della nostra Comunità Pastorale possono annunciare il Vangelo senza uno stile di comunione fondata sulla misericordia del Signore.
La Quaresima che stiamo iniziando vuole essere un tempo nel quale siamo chiamati a fare esperienza in prima persona della Misericordia di Dio. Questa trasforma il cuore dell’uomo e gli fa sperimentare un amore fedele che lo rende a sua volta capace di misericordia. Per tutti la Quaresima di questo Anno Giubilare è un tempo favorevole per poter finalmente uscire dalle proprie chiusure e dai propri egoismi.
La Sua Parola, il Suo perdono, il Suo amore fedele, il dono della Sua vita che vince la morte nutrono la mia persona che desidera essere felice, libera, giusta? Che cosa significa nutrirsi di Cristo? Quale cambiamento di vita mi è chiesto per nutrirmi di Lui?
Le scelte di silenzio, di ascolto della Parola, di partecipazione ai Sacramenti, di vivere le opere di misericordia sono le proposte che la Quaresima ci rivolge come singoli fedeli cristiani e come comunità per aiutarci a vivere la ricerca del vero nutrimento della nostra esistenza.
Dice Papa Francesco: “Le opere corporali e quelle spirituali non vanno mai separate. È infatti proprio toccando nel misero la carne di Gesù crocifisso che il peccatore può ricevere in dono la consapevolezza di essere egli stesso un povero mendicante. Solo in questo amore c’è la risposta a quella sete di felicità e di amore infiniti che l’uomo si illude di poter colmare mediante gli idoli del sapere, del potere e del possedere”. Accogliamo con semplicità e fiducia questo tempo di Quaresima.
Il Signore ci doni la gioia di partecipare alla sua Pasqua con una vita rinnovata e ben nutrita del suo amore per essere Chiesa che annuncia la gioia del vangelo nel mondo.
don Claudio