RIPARTIRE DALLA PREGHIERA

L’Arcivescovo ricordando la prima lettera pastorale alla Diocesi da parte del Card. Martini vuole offrire a tutta la chiesa diocesana un invito a ritornare a quell’inizio per approfondire le motivazioni, riconoscere la necessità, determinarsi a una particolare cura  comunitaria e personale  della dimensione contemplativa della vita che oggi sembra poco esercitata.

L’Arcivescovo non intende proporre  una enciclopedia della preghiera, ma incoraggia a verificare il modo di pregare delle nostre comunità. Spesso è una pratica troppo trascurata da molti, vissuta talora come inerzia e adempimento più che come necessità della vita cristiana, cioè della vita vissuta in comunione con Gesù, irrinunciabile come l’aria per i polmoni.

 

Momento centrale per la vita del cristiano è la CELEBRAZIONE dell’EUCARISTIA, occasione principale per pregare, ma non un adempimento scontato. Del resto due anni di pandemia hanno pesato sulla partecipazione alla Messa: riduzione numerica, assenza vistosa di alcune fasce di età… ora è tempo di TORNARE.

 

Non si può condividere che “guardare la Messa in televisione” sia una forma di preghiera equivalente alla partecipazione in presenza.

 

Accanto alla Messa il cristiano vive una pratica quotidiana della preghiera che va ripresa a livello personale, famigliare e comunitario.

 

LA PREGHIERA DEL GIORNO

“L’inizio della giornata, i pasti, la conclusione della giornata sono momenti per volgere il pensiero a Dio, affidarsi, ringraziare”.

 

L’ADORAZIONE EUCARISTICA

“La sosta davanti all’Eucaristia è un momento di grazie per approfondire la Parola di Dio e offrire a Lui la nostra vita con le sue gioie e i suoi dolori, le sue fatiche e le sue speranze”.

IL ROSARIO

“La contemplazione dei misteri di Cristo con l’animo di Maria è la via più sapiente per comprendere i sentimenti di Gesù e condividerli”.

 

Accogliamo questo invito alla PREGHIERA per ridare alla nostra vita personale e delle nostre comunità parrocchiali un nuovo fervore, un nuovo slancio per vivere meglio  la vita buona del Vangelo.

Don Fiorenzo