Letture del giorno - Rito Ambrosiano

Lunedì 18 agosto
Lunedì della settimana della X domenica dopo Pentecoste


ALL’INGRESSO  
La Chiesa è la casa del Dio vivente,
colonna e sostegno della verità.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio forte e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi figli di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che senza inciampi camminiamo verso i beni da te promessi.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen  

 

LETTURA 1Re 3, 16-28
Lettura del primo libro dei Re

In quei giorni. Vennero dal re due prostitute e si presentarono innanzi a lui. Una delle due disse: «Perdona, mio signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre lei era in casa. Tre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c’è nessun estraneo in casa fuori di noi due. Il figlio di questa donna è morto durante la notte, perché lei gli si era coricata sopra. Ella si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco, mentre la tua schiava dormiva, e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il suo figlio morto. Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L’ho osservato bene al mattino; ecco, non era il figlio che avevo partorito io». L’altra donna disse: «Non è così! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto». E quella, al contrario, diceva: «Non è così! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo». Discutevano così alla presenza del re. Il re disse: «Costei dice: “Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto”, mentre quella dice: “Non è così! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo”». Allora il re ordinò: «Andate a prendermi una spada!». Portarono una spada davanti al re. Quindi il re aggiunse: «Tagliate in due il bambino vivo e datene una metà all’una e una metà all’altra». La donna il cui figlio era vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: «Perdona, mio signore! Date a lei il bimbo vivo; non dovete farlo morire!». L’altra disse: «Non sia né mio né tuo; tagliate!». Presa la parola, il re disse: «Date alla prima il bimbo vivo; non dovete farlo morire. Quella è sua madre». Tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunciata dal re e provarono un profondo rispetto per il re, perché avevano constatato che la sapienza di Dio era in lui per rendere giustizia.

 

SALMO Sal 71 (72)

Fiorisca, Signore, la tua giustizia e abbondi la pace.

 

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R

 

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto. R

 

Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
Li riscatti dalla violenza e dal sopruso,
sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue. R

 

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra. R

 

VANGELO Lc 11, 27-28
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

 

DOPO IL VANGELO  
Sei tu, Signore, la mia lode nella grande assemblea,
scioglierò i miei voti davanti ai tuoi fedeli.

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Tu che conosci il segreto dei cuori, o Dio vivo e santo, ascolta la supplica di chi fiducioso ti invoca; esaudisci i nostri desideri e donaci di arrivare con la tua grazia all’eredità del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore. Amen

 

SUI DONI
O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti in segno del nostro religioso servizio; l’offerta che tu trasformi in sacrificio a te gradito ci apra al premio della gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen

 

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Con la missione di Cristo hai portato gli uomini a conoscere la verità evangelica e hai formato la Chiesa, suo mistico corpo, nell’unità di una sola fede e di un solo Battesimo. A tutti i popoli hai donato lo Spirito, operatore mirabile della varietà dei carismi e artefice di comunione nell’amore; lo Spirito, che dimora nei figli di adozione e con la sua presenza ineffabile riempie e guida tutta la Chiesa.
E noi, lieti e riconoscenti, unendoci agli angeli e ai santi, eleviamo a te, o Padre, l’inno della triplice lode: Santo…

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!».
E chi ascolta dica: «Vieni!».
Chi ha sete venga,
e chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita.

 

ALLA COMUNIONE
«Sii fedele fino alla morte – dice il Signore –,
e ti darò la corona della vita.
Chi ha orecchi, ascolti ciò che
lo Spirito dice alle Chiese:
“Il vincitore non sarà colpito dalla morte eterna”».

 

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che nutri e rinnovi i credenti alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni di Cristo Signore da’ ai tuoi figli di crescere nella fede e di partecipare per sempre alla gioiosa esistenza del cielo, con lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen