COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI
2 novembre
Rito Ambrosiano
Schema 3
ALL’INGRESSO
Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti,
darà vita anche ai nostri corpi mortali
per mezzo del suo Spirito che abita in noi.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Ascolta o Dio d’amore, le nostre suppliche, con le quali invochiamo la tua misericordia sui nostri
fratelli defunti perché, liberàti per tua bontà da ogni residuo legame di peccato, ottengano l’eredità eterna con i santi nella Chiesa del cielo. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e
nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
LETTURA
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo. (21,1-5a.6b-7)
Non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno.
Nel giorno del Signore, io Giovanni vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città
santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose.
Io sono l’Alfa e l’Omèga,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
io darò gratuitamente da bere
alla fonte dell’acqua della vita.
Chi sarà vincitore erediterà questi beni;
io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio».
Parola di Dio.
SALMO
dal salmo 86(87)
R. In te, santa città, è la sorgente della vita.
Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!
Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato. R.
Si dirà di Sion:
«L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».
Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato». R.
EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5,5-11)
Riconciliàti con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, saremo ora salvati mediante la sua
vita.
Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona
buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati
dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante
la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia.
Questa è la volontà del Padre mio,
che chiunque crede nel Figlio abbia la vita eterna
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Alleluia.
VANGELO
Lettura del vangelo secondo Giovanni. (6,37-40)
Chiunque vede il Figlio e crede in lui ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo
giorno.
In quel tempo. Il Signore Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non
per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti
nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Parola del Signore.
DOPO IL VANGELO
In verità vi dico: «Chi ascolta la mia parola
e crede al Padre che mi ha mandato
ha la vita eterna e non va incontro al giudizio,
ma è passato da morte a vita».
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Padre misericordioso, concedi ai nostri fratelli defunti di raggiungere, liberi da ogni
vincolo di peccato e di morte, la vita beata e senza fine. Per Cristo nostro Signore.
SUI DONI
Per l’efficacia di questo sacrificio, o Dio, i nostri fratelli defunti siano purificati da ogni traccia di peccato e di morte,
e la tua immensa misericordia li accolga nella luce perpetua e nella pace eterna. Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre
santo, Dio onnipotente ed eterno.
Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, già nella sua vita terrena strappò alcuni uomini alla morte, prefigurando così la sua risurrezione mirabile con la quale si rivelò il primogenito dei
risorti.
Per il dono inestimabile della fede, tu ci offri la divina certezza che la morte è la nascita alla gloria, e il nostro cuore in pena da questa speranza riceve quella pace che sola può guarire lo
strazio della separazione.
Riconoscenti per questo disegno d’amore e rasserenàti dalle tue promesse, ci uniamo agli angeli e ai santi per elevare a te, o Padre, l’inno della tua lode: Santo, Santo, Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Come Gesù è morto ed è risorto,
così anche quelli che sono morti
Dio per mezzo di Gesù
li farà risorgere insieme con lui.
ALLA COMUNIONE
Noi che nel battesimo
siamo morti con Cristo,
vivremo un giorno con lui.
DOPO LA COMUNIONE
Ora che abbiamo ricevuto, o Dio di misericordia, il sacramento del tuo Unigenito che, immolato sulla croce e risorto
alla gloria, si è fatto cibo alle anime nostre, ti supplichiamo per i nostri fratelli defunti: fa’ che purificàti dai misteri pasquali ricevano in dono la gioia della vita rinnovata. Per Cristo
nostro Signore.