Prima domenica di quaresima “A”

“Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo”. In questa frase, che abbiamo letto all’inizio del brano evangelico, troviamo proposto lo stile, con cui dovremo affrontare questo tempo forte della Quaresima, che oggi iniziamo.

1       Dovremo prima di tutto vivere questo tempo della Quaresima in compagnia di Gesù, per farlo diventare sempre più il Signore, il Dio della nostra vita. “Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento”

2       Per far questo abbiamo bisogno della forza dello Spirito Santo. E noi lo vogliano invocare per aprirci sempre più alla sua azione e affidarci a questa sua azione di rinnovamento quale ci viene richiesto in questo periodo di Quaresima.

3       Terzo invito è quello di inoltrarci nel deserto, inteso come luogo dove domina il male, luogo della signoria di Satana, il principe di questo mondo. In quaresima quindi siamo chiamati a fare i conti con lo Spirito del Male, combatterlo perché è una presenza insidiosa, che imperversa continuamente nella nostra vita, anche se noi tendiamo a ignorarla, lui lavora e opera in continuazione. Diavolo vuol dire “dividere” …quante divisioni, quante separazioni… Tutti puntiamo all’unità, ma Satana ci divide portandoci ad essere persone risentite, scontente, senza vita.

Ecco allora in sintesi lo stile della quaresima, che stiamo per intraprendere: in compagnia con Gesù, grazie allo Spirito santo, vogliamo fare i conti con Satana, scontrarci con Lui per impedirgli di fare il divisore, per impedirgli di separarci da Gesù.

Si narra in un racconto ebraico che è riportato anche nel Corano (Sura VI° vv 76 seg.) che il papà pagano di Abramo chieda al profeta di implorare protezione agli dei del cielo. Allora esce di notte e comincia a pregare le stelle; ma poi le stelle tramontano; così si rivolge alla luna; ma essa ai primi bagliori del giorno tramonta. Finalmente esce di giorno e prega il sole; ma poi si accorge che anche il sole, se ne va quando giungono le prime tenebre della sera. Allora Abramo illuminato dal vero Dio prende una solenne decisione e dice: “io non servirò e non adorerò più qualcosa o qualcuno che possa tramontare”.  Questo è il senso profondo della quaresima è il periodo propizio in cui la chiesa ci educa a comprendere e vivere il primato di Gesù nella nostra esistenza, Lui non tramonta più.

Quante cose, quante realtà sono sparite in questi duemila anni; quanti imperi, quanti regni, quante ideologie e sistemi che sembravano eterni non ci sono più, mentre il nome di Cristo continua ad essere proclamato, benché odiato.

La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male. Senza lotta non c’è vittoria.

Come gli atleti che si preparano alla gara, anche noi siamo invitati a fare allenamento. Gli esercizi spirituali……

Rinnovando il nostro incontro personale con Gesù, o almeno a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo, … ci porta ad USCIRE. E’ un verbo legato al Battesimo che tutti abbiamo ricevuto

Vivere fino in fondo il Battesimo vuol dire non abituarci alle situazioni di miseria che incontriamo accanto a noi. Il Papa all’udienza di mercoledì scorso, diceva che è vivo il rischio di accettare passivamente certi comportamenti e di non stupirci di fronte alle tristi realtà che ci circondano. Ci abituiamo troppo alla violenza, come se fosse una notizia quotidiana scontata; ci abituiamo alla miseria di tanta gente; ci abituiamo ai profughi in cerca di libertà e dignità, che non vengono accolti come si dovrebbe. L’abitudine… brutto male che insidia il cuore di chi non cerca più cose nuove.

In questa Quaresima Gesù, il vincitore su Satana, ci aiuti con la forza del suo Spirito a combattere il male e ritrovare la gioia di appartenere a lui e vivere con rinnovata vitalità la nostra testimonianza cristiana.

Concludo con una serie di richiami che il Papa rivolge a noi cristiani, come un invito a fare attenzione alle opere del male, come un ritornello:

·       Non lasciamoci rubare l’entusiasmo missionario

·       Non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione

·       Non lasciamoci rubare la speranza

·       Non lasciamoci rubare la comunità

·       Non lasciamoci rubare il Vangelo

·       Non lasciamoci rubare l’ideale dell’amore fraterno

·       Non lasciamoci rubare la forza missionaria